spesso si leggono domande in cui si esprime contrarietà al pride.
allora voglio chiedere a chi è "contrario" potendolo cambiare lo cabiereste o siete contrari all'idea di pride in sè per sè...
motivate
se invece lo modifichereste, che cambiamenti apportereste?
Update:@claudio forever: assolutamente d'accordo sai?
(anche se magari alla manifestazione contro berlusca quel tono ci stava pure XD è al pride non me lo vedo)
@ monaca di monza (+ altri sulla sua lunghezza d'onda) : però sono perplessa da questi tipi di ragionamenti... cioè non è che bisogan dimostrare di essere meritevoli di diritti. se una persona discrimina il problema è che discrimina. punto. non è che uno deve dimostrargli che il discriminato rientra nei suoi canoni.
poi vabbè pure io detesto certe forme di provocazioni fini a sè stesse... ma perchè sono ridicole e mettono in pratica gli stessi ragionamenti che si vorrebbe elminare (quindi si contraddicono) ma cambiare il comportamento per essere presi sul serio, non è un po come dire "si fate bene a discriminare, state solo sbagliando obiettivo perchè noi siamo buoni belli e come volete voi"?
@ shade: aah qui sono proprio contraria sul discorso delle drag queen
innazitutto l'orgoglio non è pechè si E' gay/
Update 3:non è che per restare nei canoni di chi ci discrmina dobbiamo fare fuori parte del nostro mondo o rappresentarci in modo più ristrettivo.
secondo me il fatto è anche che parli di cose che non conosci direttamente. adesso faccio una prova, pi mi dici tu.
questo lo consideri da eliminare?
http://www.youtube.com/watch?v=Cj2JPdU2Kkc
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..secondo me chi è contrario al gay pride in realtà non lo conosce per niente, e tra l'altro non vorrebbe modificarlo ma abolirlo proprio.. -.-'
Io non lo cambierei..in fondo è un simbolo di libertà.. e come simbolo di libertà c'è chi lo vive in maniera sobria (perché al gay pride ci vanno anche persone in maglietta e jeans) e chi meno..
ciò che mi secca è che molti lo associno solo a una carnevalata, senza sapere che in realtà quella carnevalata è un grande simbolo di libertà e rivendicazioni prezioso..
Sai come la penso, non cambierei nulla. Tutto il pride ha un suo motivo di essere. Non cambierei neanche la parte volutamente provocatoria. Camberei la testa di chi vuol cogliere solo quell'aspetto. Siamo persone prima di essere omosessuali, ognuno di noi vive la propria vita come meglio crede e si pone agli altri come più gli sembra consono. Ma esistiamo tutti. Chi non vuol guardare non è obbligato, che si giri pure dall'altra parte.
Io innanzi tutto cambierei il nome. Ma nemmeno lgbt penso mi soddisferebbe, bisognerebbe lavorare sul nome, per prima cosa, poi personalmente eliminerei le drag queen o king per semplici motivi: per definizione rappresentano l'estremizzazione del sesso opposto, che interpretano e appunto si tratta di un'interpretazione teatrale, una recita; una persona che FA la drag non è per forza omosessuale e in sostanza penso che crei solo confusione poi perchè si sovrappone il crossdressing con il trasngenderismo.
Ho solo visto delle foto di alcuni pride, personalmente eviterei i carri di persone in mutande che son lì solo per attirare.. tipo c'erano dei tizi vestiti da angeli, un paio di boxer argentati e le ali e stop, approvo qualsivoglia tipo di costume a tema, ma da ciò che ho sentito alla gente da prevalentemente fastidio che si vada ingiro tutti mezzi nudi, e ce ci pensate di fatto non si dovrebbe girare mezzi svestiti.
Io vedo il pride come una manifestazione seria. Andare tanto per mettersi in mostra mettendosi addosso vestiti di latex e compagnia bella, sfociando nella trasgressione non ha senso ( ho visto un paio di foto di gente vestita da sexy qualcosa ( poliziotti insegnanti e via dicendo)
In sostanza il messaggio che vorrei mandasse il pride è che siamo persone come tutte le altre e non degli ipotetici deviati, perchè la gente purtroppo associa al pride concetti molto negativi e sbagliati, io vorrei un pride che mandasse amore; pensateci.
Essere orgogliosi del proprio orientamento sessuale o della propria identità non vuol dire girare in mutande o vestito da drag o qualsiasi altra cosa.
essere orgogliosi di se stessi vuol dire esserlo sempre, non solo quando si marcia tutti insieme.
I carri dovrebbero essere diversi, personalmente la provocazione ci sta, ma dovrebbe essere qualcosa di più studiato, una sorta di carro allegorico che smonti in maniera sottile i pregiudizi e i luoghi comuni, non una massa di gente che balla al ritmo di sexy back ( questa scena è quella ripresa dal tg2 di qualche anno fa) RIbadisco io non sono contrario all'espressione di se, ma ora ditemi quanti di voi si riconsocerebbero in gente vestita di latex nero che balla in maniera provocante?
Io non mi ci riconosco, e dal momento che io parteciperei ad un pride, ma anche più d'uno per far valere i diritti di tutti, non solo i miei, non vedo per quale motivo debbano esserci cose fuorvianti; avrebbe senso provocare, ma bisogna che la provocazione venga colta:
Se ci fossero individui maschili vestiti con abiti femminili e viceversa la provocazione avrebbe un senso, sopratutto se corredata da adeguati slogan contro i binarismi e via dicendo...
Solo che ho amaramente constatato che molta gente non sa nemmeno perchè va ad un pride, non sa nemmeno quali diritti vadano difesi e quali no... non sa niente di niente..
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probabilmente mi sono espresso male: un conto è avere persone drag che si ESIBISCONO appunto, com'è giusto che sia, un altro è far si che la gente NON capisca la differenza che intercorre fra una persona trans* e una drag; dico questo perchè ho notato che purtroppo le due figure spesso vengono sovrapposte, con conseguenti casini per dover spiegare tutto.
e perdonami mandra, ma dove sta scritto che per rappresentarci dobbiamo girare in mutande??
sai cosa? io ci cambierei il nome perché a sto punto è quello che non va.
invece di gay pride lo chiamiamo "Etero o gay sono tutti diritti miei" e vaffanculò a tutti quelli che criticano l'orgoglio perché non sanno e non vogliono sapere cosa vuol dire.
Essendo un "pride" chi è "proud", ovvero orgoglioso, di ciò che è dovrebbe poterlo manifestare come vuole, ovviamente nel pieno rispetto degli altri (senza nudità o violenza anche nei confronti dei bambini, che vedono questo evento come se fosse carnevale).
Se dovessi organizzarlo io, lascerei quasi piena libertà ai partecipanti. Nella mia regione ci sarà a fine mese la 1° edizione e, sebbene io sia etero, appoggio totalmente l'iniziativa! à un modo per essere orgogliosi di sé, sotto qualsiasi forma.
guarda,sono talmente cotto da questo globo assassino e violento,ma comunque politically correct,che possono priddare come vogliono,purche' esprimano,emanino,liberta',non politica.bevano,mangino,si bacino,si vestano come vogliono.basta che anche loro non attacchino pipponi ...ma come gli pare guarda...sto c..o di mondo e' tutto una gabbia...del c..o...il nome???Liberty-pride.senza tante storie.L'isola che non c'e'.gia',l'isola che non c'e'.
Beninteso che io sono un fermo sostenitore dei Pride e che quando posso ci vado (sarò a Torino il 16 giugno, ad esempio), ammetto che un difetto, dal mio punto di vista, lo ha. Ognuno va come vuole, manifesta come vuole, porta gli ideali che vuole. Ad esempio io non vado in quanto orgoglioso, vado in quanto mi sento cittadino pieno e voglio chiedere parità sociale. Però la piattaforma politica è scarsamente evidenziata. Capisco che il Pride sia una celebrazione, che sia festoso per costituzione, che si ispiri a quelle prime 'proteste di pancia' che avvennero a New York sul finire degli anni '60. Credo però che, al giorno d'oggi, soprattutto in un paese come l'Italia dove il gap con l'Europa è ben evidente, non si possa prescindere dall'avere una piattaforma sui diritti ben esposta. Ovviamente non vorrei che diventasse una vera e propria manifestazione di piazza (anche se ritengo imprescindibili anche e soprattutto quelle, che invece non se ne veda mai una), dico solo che mi farebbe piacere veder dedicare maggiore attenzione alla politica e alla società . Ad esempio, il Pride di Bologna di quest'anno ha una piattaforma politica molto bella, perché chiede a testa alta tutto ciò che c'è da chiedere, parla di uguaglianza di fatto ma anche di nome, e non confonde il problema della coppia di fatto con quello della disuguaglianza matrimoniale. La domanda è: chi lo saprà ? Ok, forse a causa del lutto per il terremoto e l'assenza di carri e musica, ci sarà qualcuno che ne parlerà . Ma se come al solito ci fossero stati i carri e la musica, ci sarebbe stata attenzione anche su quello? Non chiedo tanto, mi piacerebbe solo che, su tre ore di musica, si fermassero mezz'ora a rivendicare diritti 'lungo la città '. Mi piacerebbe anche che, alla fine della parata, invece di scappare, la gente rimanesse ad ascoltare anche la chiusura, che di solito è la parte più politica del tutto, e della quale purtroppo molti se ne strafregano.
Io in realtà lo lascerei così....perchè in fondo qui in italia uno dei pochi modi per farci ascoltare è fare casino, e il gay pride fa casino...insomma...è difficile non accorgersene, ed è questo appunto il suo punto forte...il fatto che non passa inosservato.
Del resto anni fa anche le femministe facevano casino bruciando i reggiseni in piazza...:-)
Lo farei molto più sobrio.. la lotta ai diritti è una cosa SERIA e quindi a maggior ragione deve esserlo anche la manifestazione.... altrimenti non ci prenderanno mai sul serio!!!
Niente camion con musica "tunz tunz" e tutti a piedi,facendo quello che vogliono in modo da essere almeno per un giorno qui in Italia "liberi".
Questo credo sia il messaggio principale,no?