c'era un tizio che apriva le porte,
quelle di tutto il mondo...
scendeva e saliva le scale, per andare e tornare dal paradiso,
lentamente,
giocava,
con la sua sicurezza
tanto da reprimere qualsiasi altro stato d'animo,
lentamente socchiudeva le porte,
per aprirne delle altre,
con un giro di chiavi in questo modo...
qualsiasi cosa lui poteva vedere,
dentro e fuori dal suo cuore,
con gli occhiali o senza,
con gli abiti o nudo.
Ma un per un momento solo ...
e proprio in quell'istante che fu per lui
fatale al suo destino,
incontro' Dio che gli disse
Auguri per questo Natale.
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Answers & Comments
Verified answer
C'è sempre una ragazza
che arriva nell'ascensore all'ultimo istante
perché qualcuno trattenga cortesemente con la mano
la porta automatica.
A Madrid, Bogotà o all'Avana
In una pensione di Òrgiva o in un hotel di Medellin.
E lei, con disciplina da ragazza in ritardo,
s'è accomodata in fondo, come al solito.
Tutti la guardano di sbieco, ma poi la dimenticano. C'è sempre una ragazza,
ed è la stessa.
L'ho scoperto per caso.
Le ho detto: — Ti stavo aspettando, entra.
Lei ci guarda tutti con familiarità,
con la certezza di trovarci nel prossimo ascensore,
tra poco.
Le ho detto: — Ti stavo aspettando, entra.
Ma lei sa che l'ho aspettata in tutte le città
E che questa scena si ripeterà fino all'ultimo edificio.
Nella Cartagena dei Caraibi o in quella del Mediterraneo,
a Città del Messico, a Milano, di nuovo all'Avana.
Sorride e non mi guarda.
Ha scoperto che anch'io sono sempre lo stesso:
l'opportuno proprietario della mano che trattiene la porta.
Sorride e non mi guarda. Così va bene.
Se si distrae, può accadere che giunga
In anticipo al prossimo ascensore,
da qualunque parte.
Alexis Diaz Pimienta
wow è bellissima!!!
Ciao ;- )
Mi dispiace ma voglio essere sincero: questa poesia non mi piace.
Mi piace...e non so il perché...però mi piace...
Buon Natale anche a te
E' carina!!
Ma non capisco esattamente chi sia il protagonista...